Il Centro di Aiuto alla Vita (C.A.V.) di Vicenza è stato costituito in data 03.04.1979 con atto del nostro notaio Francesco D’Ercole di Vicenza.

Il C.A.V. nasceva in un contesto delicato, in un momento di polemiche vivacissime conseguenti all’approvazione della legge n. 194 del 22 maggio 1979 dal titolo “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”.

Chi ha vissuto quei momenti storici , in cui la violenza di piazza sembrava poter avere il sopravvento, ricorda certamente gli accesi dibattiti tra posizioni culturali, ideologiche e politiche diverse e spesso contrapposte.

E il dibattito sull’aborto, che per la prima volta nella storia del nostro paese diventava legittimo e gratuito, si svolgeva quando non si era ancora spento il contraccolpo che derivava dall’approvazione del divorzio e già si cominciava a parlare di eutanasia e di manipolazione genetica, ora argomenti di grande attualità.

La tentazione della rassegnazione al ruolo di “perdenti” fu molto forte, ma più forte e vincente fu il desiderio di non rinunciare ad uno specifico impegno per ricostruire una vera cultura della vita e dare testimonianza di azioni concrete in difesa della vita umana più debole, più indifesa quale quella del bambino non ancora nato.

C’era bisogno di segni tangibili per essere credibili quando ci si scontrava con chi sosteneva il diritto di vita o di morte della madre nei confronti del proprio figlio.

Una cosa bisognava assolutamente evitare, che una donna arrivasse a dire: “ho dovuto abortire perchè nessuno era disposto a darmi una mano”.

Fu così che si concretizzò il progetto di costituire un’associazione che si occupasse in maniera specifica della difesa della vita nascente.

Sottoscrissero l’atto costitutivo i Presidenti di sette Associazioni di ispirazione cristiana e sei laici a titolo personale.